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La Via Crucis nei ricordi dell'ex Capo Reparto

Antonio Guadagnuolo
 
Via Crucis - Edizione del 1989 (foto di Mimmo Feola)
 

Il 2020 resterà nella storia dell’umanità come l’anno della pandemia che ha costretto al lockdown nazioni, città e attività, sport compreso. Una “chiusura” che non avveniva dagli anni della Seconda guerra mondiale (1935 – 1945) e 75 anni dopo, abbiamo assistito ad un nuovo conflitto, ma di natura diversa, che ha visto schierati in prima linea medici e infermieri combattere contro il virus Covid-19.
E quest’anno il tradizionale rito della Via Crucis organizzato dal Gruppo Scout Teano 1 non si è tenuto a causa dell’emergenza Coronavirus. La tradizionale e solenne Via Crucis di Teano ha origine lontane e il Sidicino ritorna volentieri sull’argomento per aggiungere nuovi particolari alla manifestazione religiosa molto amata dai teanesi.
Notizie che riaffiorano dal cassetto dei ricordi del sig. Antonio Guadagnuolo, Capo Reparto nel 1978 e ormai da anni residente a Pavullo dove lavora e vive con la sua famiglia. La storia della Via Crucis è scolpita nelle rughe del nostro passato e in tutti gli animi dei cittadini di Teano, ringraziamo l’ex Capo Reparto Antonio Guadagnuolo che ha scavato nei suoi ricordi e ha aggiunto nuove informazioni sperando di suscitare curiosità e fantasia negli animi di chi ha vissuto e vive questo evento.
Era il 24 marzo 1978 quando gli scout e le guide dei Reparti S. Urbano e S. Giovanna d’Arco decisero di intraprendere questa sfida che fu vinta soprattutto con il fondamentale supporto che molte persone non scout diedero agli organizzatori. La riproposizione del dramma del Golgota fu curata per la parte strettamente liturgica dal Vescovo Mons. Matteo Guido Sperandeo, Don Carlo Lambiase e Don Aurelio De Tora. Prezioso anche il contributo di Don Oscar Savinelli che mise a disposizione degli scout la propria abitazione per la base logistica e la “regia” della manifestazione che ricadeva proprio nella sua parrocchia in quanto lo scenario della prima lontana edizione fu la vasta zona di Borgo S. Antonio Abate. Un lavoro fatto nel tempo, continuato anche con le ultime edizioni, è la confezione dei vari costumi di scena che in modo conforme alla tradizione ebraica e romana contribuiscono a dare ai personaggi attori un perfetto tocco di somiglianza e visibilità. I costumi delle prime edizioni furono confezionati artigianalmente dalle signore Iolanda De Monaco e Giovannina De Biasio che si misero a disposizione dell’organizzazione senza risparmiarsi.
Per dare continuità visiva e un “tocco” scenico completo fu essenziale la collaborazione con lo staff di Radio 1 Teano che fornì tra l’altro “l’occhio di bue” manovrato dalle mani esperte di Sergio Squillace per mettere in particolare risalto i personaggi e alcuni costumi che venivano usati per il Presepe Vivente, altra importante manifestazione molto amata e seguita. Particolarmente suggestivo il primo percorso che negli anni è stato modificato, poi cambiato e infine abbandonato fino allo scenario attuale lungo le Rampe dell’Ospedale. Guido Zarone e Giulio De Monaco da sempre vicini al gruppo scout contribuirono a tracciare il primo percorso e a mettere in risalto i “quadri viventi” delle stazioni che nel corso degli anni sono via via aumentate. A completare la suggestione che coinvolse e circondò tutto il paese la lettura della Passione intervallata da musica classica e sacra. E a questo punto vanno ricordati Sergio Caprio e Franco Marotta che prestarono la loro attrezzatura musicale e Americo Boragine che a bordo della sua 600 si recò a Raviscanina per prendere in prestito l’amplificatore. Ricordiamo, infine, gli attori che nel corso degli anni hanno rievocato il cammino di Gesù nella salita al Calvario con la croce sulle spalle: Antonio D’Angelo, Alberto De Monaco, Luigi Di Benedetto, Don Pietro Lepre, Antonio Loffredo, Gennaro Loffredo, Tommaso Lonardo, Castrese Orciuolo e Cosimo Zanni.
I dati che abbiamo riportato come sempre sono frutto di ricordi, racconti e di documentazione scarsa. Nel caso in cui qualche lettore rilevasse inesattezze o volesse contribuire ad arricchire le informazioni con ulteriori notizie può farlo contattandoci alla nostra nuova pagina Facebook.

Pietro De Biasio
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 4 Giugno)