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L'apprezzo di Teano del 1738 del Tavolario Biagio de Lellis

(VI parte)
 

in «Teano Sidicino Antico» - Volume II - Michele Broccoli – 1825

 

Possiede similmente la Principal Camera annui ducati due che se li corrispondono da don Antonio Pescarino per lo reddito del palazzotto alli Calzolari, come sopra costa dalla fede dell'Università e dal ristretto de libri d'Erarii e dalli testimoni esaminati così per parte del Regio Fisco, come della parte su l'art. 49 e 51 fol. 206 e 214, 321, 300 at, 309 at, 321 at, contestualmente deposto viene che dal suddetto Pescarino si corrisponde l'annuo reddito alla Principal Camera, e per tanti si porta annui due. 2
Parimenti possiede detta Principal Camera l'annuo reddito di carlini quattro, che se li corrispondono (c60v) dall'eredi del quondam Tomaso di Biasio, sopra due pezzi di territorii a Majorisi, come dalla fede dell'Università e ristretto suddetto, e viene anco contestualmente deposto dalli testimoni, cosi fiscali como della parte su l'art. 50, e 63, fol. 207, 215 at, 223, 300 at, 307 at, 314 at, e per tanti da me si portano annuali carlini quattro. _ 2_
B. Possiede la suddetta Principal Camera annui ducati sei che se li corrispondono da D. Diana Barattucci per il reddito della terra denominata Lo Chiuppeto, conceduta in emphitheosim, come costa dalla fede dell'Università e spoglio dei libri dell'Erarij e da testimoni esaminati, così per parte del Regio Fisco como della parte su l'art. 51 e 64, fol. 300at, 307at, 311 at, 321at, e viene contestualmente deposto che gl'eredi del barone d. Fabrizio Barattucci, sempre han corrisposto alla Principal Camera annui ducati 6 per il censo della terra chiamato lo Chiuppeto per tanti da me si porta annui ducati sei. 6
B. Possiede similmente l'annuo reddito di grana 50 che se li corrispondeno da Nicola Geremia (c61r) erede di Alfonso Temporale per il territorio nel Casale di Casamostra, come costa dalla fede dell'Università e ristretto del libri dell'Erarii, e contestualmente vien deposto dalli testimoni, tanto fiscali, quanto della parte su l'art. 52 e 65, e per tanti da me si portano grana cinquanta. _ _ 50
Possiede similmente la Principal Camera annui ducati otto che se li corrispondeno dall'eredi di Gio. Batta Mattei burgensatiche per il capitale di ducati cento sessanta, come costa dalla fede dell'Università, e ristretto e viene anco contestualmente deposto da suddetti testimoni tanto fiscali, quanto della parte sull'art. 53 e 69 e si porta il capitale per gli stessi ducati centosessanta. 160
Possiede similmente l'annuo reddito di grana dodeci e mezzo, che se li corrisponde dall'eredi d'Antonio Angilotti per il censo sopra la casa diruta avanti la Porta della Cavallerizza, come viene deposto da suddetti testimoni, così fiscali, come della parte, su l'art. 50, 54, fol. 94, 219, 222, 301, 307at, 315, e 322 e per tanti si portano annui grana dodeci e mezzo. _ _ 12 1/2
Inoltre la Principal Camera possiede più pezzi di territori nella Piana di Majorisi detto S. Janni, o Fontanaguanti, come costa dalla (c61v) fede dell'Università e dal ristretto dei Libri dell'Erarii, di capacità di moggia quarantanove in circa, quali danno in rendita grano tomolo quaranta l'anno, e da testimoni fiscali su l'art. 55, fol. 301, 307 at, 315 e 322 si depone possedersi da detta Principal Camera li suddetti pezzi di territori nella Piana di Majorisi detti S. Janni e Fontanaguanti, e per la quantità delle moggia rimettersi alla misura, che se ne stava formando da medesimi ingegneri e per la rendita alle cautele e da testimoni della parte esaminati su l'art. 60 viene deposto possedersi un pezzo di territorio nella contrada di Majorisi, quale può rendere tomola quaranta l'anno e toccante alla quantità delle moggia, si rimettono alla misura che si stava facendo, ut fol. 207, 215 al fol. 222 at, vien deposto possedersi detto territorio, e circa la rendita rimettersi alle cautele. Al fol. 248 poi si depone da Gio. Batta Cherella di avere tenuto in affitto detto territorio nel luogo denominato Majorisi e proprio ove si dice la Nocella e Fontanaguanti.
Per il qual territorio nei primi anni pagava quarantadue tomoli e poi tomoli quaranta di grano l'anno, e da circa anni sei a questa parte ha pagato ogni anno trentotto tomoli grano (c62r) e dall'altri  sei testimoni fiscali eletti esperti contestualmente viene deposto esserno tre partite, due di esse unite denominate S. Janni, e Fontanaguanti di capacità moggia quattordeci ed un quarto in circa, le quali possono rendere ogni due anni tomoli 24 di grano, e l'altro denominato S. Paride seu S. Govanni di capacità moggia 26 e un quarto in circa che può dare in grano ogni due anni tomola 60 e tutti e tre possino parimenti dare ogni due anni tomoli cento di glande, che per dare il mio parere su del deposto da suddetti testimoni, procedei alla misura partita per partita. La prima nominata a Majorisi, dove si dice a. Paride seu S. Giovanni tutto piano seminatorio confinanti con li beni del Capitolo di Tiano, del monastero di S. Maria de Foris, di don Giuseppe Cirelli di S. Marco e fra detti confini, vi sono termini di pietra forte numero nove, appresso li beni di S. Francesco di Tiano, parrocchia di S. Marco di Tiano, S. Monaca e via pubblica, ed ho ritrovato di capacità moggia ventisei ed un quarto.
La seconda similmente S. Janni, seu Filettola la quale è territorio vallato e seminatorio, confinante con li beni di AGP, Cappella (c62v) del Santissimo del Casale di Fontanelle e si divide dalla suddetta prima partita, mediante via pubblica dove vi sta un termine ed è di capacità moggia tre, passi 27 e passitelli 17.
La terza detta a Majorisi e proprio alla Fontanaguanti poco discosto dall'anzidetto territorio verso la parte di Carinola giusta li beni del mansionariato fondato da don Giuseppe Cirello di S. Marco, che li fu venduto dal quondam Francesco Tiano dove sta un termine con li beni del monastero di S. Maria de Foris e rio pubblico con acqua continua, quale divide detto territorio da quello della giurisdizione di Carinola, ed essendosi misurato l'ho ritrovato di moggia dieci, passi 8 e passitelli 20, i quali descritti territori,  per tre lati è vallonato e nel mezzo piano con 40 piedi di cerze, e fatte le suddette debite considerazioni porto di rendita le suddette tre partite in annui ducati trentadue e grana 33. 32 _ 33
Possiede similmente un pezzo di territorio campestre, chiamato S. Croce, allato della Strada che dalla città si va a Torricella, come costa dalla fede dell'Università e dal ristretto de Libri dell'Erarii, il quale ha reso (c63r) in ogni anno tomoli 15 di grano, li testimoni fiscali depongono contestualmente su l'art. 56 fol. 301, 307 at, 315 e 322 che la predetta Principal Camera possiede il territorio suddetto e circa la rendita si rimettono alle cautele e quelli della parte su l'art. 59, fol. 107, 215 e 222at uno di essi depone che è solito rendere annui tomoli 15 grano e l'altre due  si rimettono alle cautele d'affitto e li sei testimoni fiscali depongono che detta Principal Camera possiede un territorio campestre denominato S. Croce di moggia 17 in circa quale può dare in ogni due anni tomolo 51 grano et essendosi quello da me misurato l'ho ritrovato di capacità moggia 16 passi 26 e passitelli tre, confinante da un lato colla strada pubblica che va a Tiano ed alla Torricella, e per gli altri tre lati con li beni di Domenico Perrone, quale territorio è di figura quadra piano seminatorio e campese, e dalla parte della strada suddetta vi sono piantati astoli d'olive, seu colmi numero 13, ed essendosi da me considerato la buona qualità del territorio e coacervata la rendita, cosi delle tomola quindeci, come (c63v) delle tomola 51, li do di rendita annue tomola 16 e mezza e a grana 73 il tomolo come di sopra, importano annui ducati 11 e grana 9 e mezzo. 11 _ 9 e 1/2
B. Possiede similmente la detta Principal Camera una Massaria detta a Scibbi e proprio nel Casale di Transi di capacità moggia cinquantasette, in circa, parte campestre e parte oliveto, la quale ha soluto rendere ogni anno tomoli quarantacinque di grano, stara dieci d'oglio e ducati dodeci e mezzo in denaro, come costa dalla fede dell'Università e dal ristretto de Libri dell'Erari fol. 40 ad 65. E toccante alla seconda rendita, e da testimoni fiscali su l'art. 57 fol. 301, 307 at, e 315 si depone contestualmente che la detta quantità delle moggia si rimettevano alla misura se ne stava formando, e rispetto alla rendita alle cautele d'affitti et al fol. 332 viene contestata la rendita suddetta da Gio. Batta Russo di Pugliano e li testimoni della parte esaminati su l'art. 55 fol. 206 at, 214 at, e 222 at due di essi depongono la rendita suddetta, ed uno si rimette alle scritture, e tutti tre circa la quantita delle moggia rimettersi alla misura che si stava facendo, e dalli (c64r) sei testimoni fol. 335, ad 358 si depone contestualmente che può rendere e dare in grano ogni due anni tomoli 80 di grano, oglio stara 50 ogni due anni, e tomoli 12 di glande similmente ogni due anni e che fra diece altri anni può dare altre stara diciotto oglio d'accanzo similmente in ogni due anni, ed essendosi da me misurato e numerato l'ho ritrovato in due pezzi uniti e separati mediante via pubblica, porzione piano seminatorio e porzione collinoso, con alcuni corsi d'acqua in esso nel tempo di pioggia, che vengon chiamati di  maltempo, ove stanno piantati piedi d'olive grosse e piccole numero 305, di cerze n. 107, de quali numero 7 inabili a poter dar frutto, e vi è una casa diruta, quali due partite di territorio da sotto confinano con la Mensa Vescovile di Tiano, beni di Paride Antonio de Pari, da sopra con li beni del quondam Pietro Loffredo e rio detto di maltempo, da un lato seguita detto rio di  maltempo e dall'altro confina con la via pubblica e quelle misurate una con le due pubbliche tramezzo introdotte, l'ho trovato per moggia n. 58 e passitelli 20 che fatte le dovute considerazioni su del (c64v) solito annuo estaglio, e dall'augmento del frutto, che può dare presentemente e poi in appresso, come di sopra li do di rendita annui ducati cinquantadue e grana venti.
B. Possiede similmente la detta Principal Camera da sopra la suddetta Ferriera, un territorio nominato l'Orto della Ferriera, quale ha reso coacervatamente annui tomoli 25 e misure sei di grano come costa dal ristretto de Libri d'Erarii e sei testimoni esaminati su l'art. fiscale 58 contestualmente depongono, ut fol. 335 ad 358 che la rendita dell'anzidetto orto può rendere, cioè moggia 15 ed un terzo, tomoli due di grano a moggio ogni due anni, li piedi di castagno tomola 10 l'anno, li 33 piedi di cerqua ogni due anni tomola otto di glande, li due piedi di olive uno staro d'oglio ogni due anni e li piedi di sorba, ogni due anni tomoli due, quale territorio essendosi da me misurato l'ho ritrovato di capacità moggia 15, passi 8 e passitelli 18 e mezzo, cioè moggia otto, passi 24 e passitelli 27 di territorio piano seminatorio e l'altre moggia sei passi 14 e passitelli undici di territorio boscoso e proprio sopra la casa diruta, in esso vi sono piantate piedi di castagno numero 51, di glande numero 23, di (c65r) sorba numero uno e piedi d'olive numero due, confina il medesimo con il territorio dei signori Gasparro, via e lo Savone, che fattesi da me le dovute considerazioni e coacervazioni si porta per annui ducati ventuno e grana 83 e mezzo. 21 _ 83 e 1/2
B. Similmente possiede la Principal Camera nel luogo detto S. Giuliano tre pezzi di territori denominati la Correa, Corticelli e Corti come costa dalla suddetta fede, nelli sei anni de Libri d'Erarii, non si porta rendita, li testimoni fiscali però su l'art. 59 fol. 301 at, 308, 305 at, e 322 contestualmente depongono che la Principal Camera possiede detti tre pezzi di territori, detti Correa, Corticelli e Corti, e rispetto alla misura e rendita rimettersi alle cautele e dalli altri sei testimoni fiscali viene deposto possedersi li detti territori, benche uno di questi stava in altro luogo e poi fu permutato da detta Principal Camera per unirli in un luogo, e presentemente sono due pezzi e non tre di capacità moggia otto in circa e possono dare di frutto ogni due anni tomoli 27 e mezzo di grano e simile rendita viene contestata da testimoni della parte su l'art. 58 fol. 207, e 225 e da Francesco (c65v) Tammelleo al fol. 247 che la detta Principal Camera ha posseduto e possiede detti tre pezzi di territorij, benche da essi si stimano due, il primo detto la Correa, e l'altro la Corticella e li medesimi sono stati soliti affittarsi per tomoli 27 e mezzo di grano ogni due anni, e per tanti da esso si tengono in affitto, da quattro anni a questa parte. Quali descritti territori essendosi da me riconosciuti e misurati, l'ho ritrovati di capacità moggia sette, passi 28 e passitelli 7, cioè quello detto la Correa, territorio piano seminatorio, confinante con li beni di Costantino Tammelleo, Antonio di Ponte, Paride Montenegro, beni della chiesa del Corpus Domini di S. Giuliano, e via pubblica di capacità moggia quattro, passi 24 e passitelli 10, vi sono in esso un piede d'olive ed un altro di quercia.
Ed il secondo detto Corticella seu del Gaudo o Corte di capacità moggia tre, passi 3 e passitelli 27 di territorio piano seminatorio in due partite, uniti assieme con 14 piedi d'olive et otto altri di quercia, confinante con li beni del suddetto FrancescoTammelleo, da un lato, per due altri con li beni dell'eredi del quondam (c66r) Matteo Ciocco e per l'altro con la via pubblica, ed essendosi da me fatte le dovute considerazioni circa la qualità del territorio, li do di rendita, inclusovi il frutto dell'oglio e glande annui ducati dieci e grana 50. 10 _ 50
B. Possiede parimenti la detta Principal Camera due pezzi di territori, siti nel luogo detto Fontanella, come costa dalla fede dell'Università e dal ristretto de Libri d'Erarii, han soluto rendere annui tomoli 15 di grano, e da testimoni Fiscali su l'art. 60, contestualmente viene deposto, che la suddetta Principal Camera possiede detti due pezzi di territorio nel luogo detto di Fontanella, e circa la rendita si rimettono alle scritture, ut fol. 301 at, 308, 315 at e 322 ed al fol. 335 sino al fol. 346 vien deposto contestualmente dall'altri sei testimoni fiscali che detti territori nel luogo denominato la Valle del Principe del Casale di Fontanelle, può rendere in ogni due anni tomoli venti di grano, come al presente si trova affittato, e da quelli della parte, su l'art. 61 fol. 215, 207, e 225, e 223 contestualmente viene deposto che hanno soluto rendere le suddette tomola venti similmente ogni due anni, più o meno secondo l'affitti e concorrenti, e da Giacomo Larco si depone al fol. 249, come la suddetta (c66v) Principal Camera possiede un pezzo di territorio e non due nel Casale di Fontanella, quale territorio da 40 anni a questa si è tenuto e al presente si tiene in affitto e sempre ne ha corrisposto tomoli venti di grano ogni due anni ed essendosi da me riconosciuto e misurato il territorio suddetto detto Valle del Principe seminatorio e l'ho ritrovato di capacità moggia tre, passi 21 e passitelli 18, in esso vi sono piantati sette piedi d'olive, confina con li beni del Rev. parroco d. Carlo Jannazzo, cappella di Casamostra, rev. Capitolo di Tiano e via publica, consideratosi da me quello può dare di rendita, attento all'oglio si ricava dalli suddetti piedi d'olive, lo porto ad annui ducati otto. 8
B. Possiede similmente la suddetta Principal Camera in detta Piana di Majorisi due altri pezzi di territorio nel luogo detto alle Borghe, quale han reso tomoli sette e mezzo di grano l'anno, come costa dalla fede dell'Università e dal ristretto de Libri d'Erari, li testimoni esaminati ad istanza del Regio fisco su l'art. 62, uno di essi ha deposto possedersi da detta Principal Camera (c67r) detti pezzi di territorio, quali rendono tomoli 15 di grano ogni due anni, ut fol. 294, 301 at, 308 e 322 at e l'altri depongono che toccante alla rendita si rimettono alle scritture, viene anche deposto dall'altri sei testimoni fiscali, contestualmente che possono rendere ogni due anni tomoli venti di grano, come al presente si ritrova affittato. E li testimoni della parte su l'art. 61 fol. 207, 215 e 223 tutti contestualmente depongono possedersi detti due pezzi di territori, di capacità circa moggia sei che han soluto rendere tomoli 15 di grano ogni due anni. E per venire alla piena cognizione della rendita possono dare dette due partite di territorio, ho proceduto alla di loro misura, e l'ho ritrovati di capacità moggia quattro, passi sette e passitelli 24. Cioè il primo, piano seminatorio di figura quasi quadra, confinante con due vie, una pubblica e l'altra vicinale, di beni d'AGP di capacità moggia due, passi 26 e passitelli 21. E l'altro discosto dal medesimo passi 44 di capacità moggio uno, passi 11 e passitelli 3, di figura quadra piano seminatorio, confinante (c67v) per tre lati con li suddetti Beni di AGP e beni del rev. D. Giacomo Mottolo, manzionario di Tiano pervenutoli da Francesco Piano. E fattosi da me le dovute considerazioni si portano in annui tomoli 8 di grano che valutati alla ragione di grana 73 il tomolo, giusta la fede dell'Università, importano annui ducati 5 e grana 84. 5 _ 84
B. La detta Principal Camera possiede un territorio nominato a Carrano, quale ha soluto rendere circa tomoli sette di grano in ogni anno, come costa dalla fede dell'Università e li testimoni tanto fiscali, quanto della parte contestualmente depongono su l'art. 62 possedersi il territorio dalla Principal Camera e circa la rendita rimettersi alle scritture et al fol. 335 sino al fol. 358 dalli sei testimoni fiscali esperti contestualmente viene deposto essere detto territorio di capacità moggia sei e tre quarti in circa e che può dar di rendita ogni due anni tomoli 15 di grano, come al presente si ritrova affittato e da Crescenzo de Fumo al fol. 250, si depone ch'è stato solito affittarsi per tomoli 10 di grano ogni due anni e che da anni sette a questa parte da esso si tiene in affitto per tomoli 10 ogni due (c68r) anni, ed essendosi il detto territorio da me misurato, l'ho ritrovato piano seminatorio di capacità moggia sei, passi 25, e passitelli 14, confinante con li beni di AGP di Tiano, S.ta Catarina delle monache di Tiano, che furono della famiglia di Leo e per due lati con li beni del Capitolo di Tiano, e fattesi da me le dovute considerazioni si porta per annui ducati cinque e grana 50. 5 _ 50
B. Possiede la detta Principal Camera l'Orto chiamato della Saetta, fuori la Porta del Vescovato, come costa dalla fede dell'Università fol 39, quale ha soluto rendere coacervatamente, secondo il ristretto de Libri d'Erarii fol. 69 annui ducati quarantuno e grana 33 e un terzo. E da testimoni fiscali fol. 301 at, 308 at, 316 e 322 at si depone contestualmente su l'art. 65 che detta Principal Camera possiede il territorio suddetto e toccante alla rendita si rimette alle scritture, e da quelli della parte su l'art. 54, viene deposto fol. 206 at, 214 at e 222 che due di essi si rimettono alle scritture, quando più e quando meno secondo l'affitti e concorrenti ed uno che abbia soluto rendere più delli ducati trentanove e da otto altri testimoni, così della parte come fiscali ut fol. 245, e 246, et fol. 324 ad (c68v) 358 contestualmente vien deposto potersi portare per ducati quaranta annui, fatte le dovute considerazioni si porta per ducati quaranta. 40
B. Possiede parimenti due pezzi di territorio boscoso denominati a Pugliano e Latola, come costa dalla fede dell'Università e dal ristretto de Libri d'Erarii, quali han soluto rendere coacervatamente ducati quattro e da testimoni fiscali su l'art. 67, fol. 302, 304 at , 316 e 323 si depone che la detta Principal Camera possiede li suddetti due pezzi di territorio boscosi e rispetto alla rendita non lo sanno, ed al fol. 328 vien deposto da Domenico Pica, che possono rendere uniti ducati quattro e grana 80, mentre per il solo bosco a Latola da cinque anni indietro lo tiene in affitto e ne pagò carlini trenta l'anno e dall'altri sei testimoni esperti viene deposto che si possono affittare per ducati quattro e grana 40 l'anno, e da quelli esaminati ad istanza della parte, viene deposto su l'art. 66 fol. 207 e 223, cioè dal primo che han soluto rendere in ogni anno ducati (c69r) quattro e grana 40 l'anno, e dall'altri due rimettersi alle cautele circa la rendita ed a fol. 67 viene anche deposto da Tommaso Piccolo che li tenne in affitto nell'anno 1732 per li suddetti annui ducati quattro e grana 40, ed al fol. 251 Antonio Giglio depone, che lo tiene presentemente affittato per annui ducati quattro, benche per il passato ha reso ducati quattro e mezzo e fattosi da me le dovute considerazioni si portano per annui ducati quattro e grana 40. 4 _ 40
Possiede similmente la suddetta Principal Camera un pezzo di territorio denominato li Parisi, in territorio di Versano, ed un altro detto la Medichessa, dove si dice alli Parisi, come costa dalla fede dell'Università e dal ristretto de Libri d'Erarii, li testimoni fiscali esaminati, su l'art. 63 e 69 fol. 301 at, 302, 308 et at 320, 322 at e 328 at, contestualmente per primo depongono che sanno che la detta Principal Camera possiede il predetto territorio nel luogo denominato Parisi e rispetto alla vendita, si rimettono alle cautele, e per l'altro detto la Medichessa, verso Borgonuovo nel Casale di Versano, depongono che sta in comune con li Gallucci e circa la rendita, si rimettono alle cautele, però dalli sei testimoni esperti eletti  (c69v) vien deposto che detto territorio è di moggia 14 in circa che metà spetta alla Principal Camera et l'altra metà all'eredi di Francesco di Robbio e che può rendere la porzione spettante a la Principal Camera annui ducati undici, atteso con detta metà vi va unito l'altro territorio denominato la Medichessa. Ed essendosi misurato così il detto territorio a Parisi come l'altro detto della Medichessa, l'ho ritrovati di capacità moggia 19, passi tre e passitelli 19. Cioè il primo sotto denominazione de Parisi, di capacità di moggia 13, passi 24 e passitelli 15, il quale sta verso la città di Tiano in tenimento di Versano, distante dalla strada Regia per la quale si va in Apruzzo, passi 200, ed è il medesimo parte piano e parte scosceso di figura quadra, vi sono piantati cinque piedi d'esca, confina con la via pubblica, beni dell'eredi del quondam Marco Antonio di Robbio, Filippo Mangino, e con li beni della chiesa Parrocchiale di Versano. Il secondo detto la Medichessa in detto tenimento di Versano, similmente di figura quadra, di capacità moggia cinque, passi nove e passitelli quattro, confinante con li beni di detti Di Robbio (c70r), Giovanni Zeppa di Tiano, censuario della chiesa di S. Giovanni della medesima città di Tiano, e Lucrezia di Martino. Alli quali due suddetti territori fattosi le considerazioni ed attento anche che presentemente se ne paga per porzione spettante alla Principal Camera annui ducati dieci, e secondo lo informo extrajudiciale presone, lo porto per annui ducati dieci e grana 50. 10 _ 50
Possiede similmente sopra la detta città, Terzieri e Casali annui ducati quattrocento novantotto e grana 69 e tre quarti di fiscali in burgensatico, per la quale rendita li testimoni fiscali su l'art. 70 fol. 302, 308 at, 316 e 333 depongono rimettersi alle scritture, e li testimoni esaminati della parte similmente depongono su l'art. 70 fol. 207, 216, e 223 at, che la detta Principal Camera possiede la suddetta summa di ducati quattrocentonovantotto e grana 69 e tre quarti di fiscali in burgensatico e simil summa apparisce anco nell'Apprezzo del 1690 per tanti si portano annui ducati quattrocento novantotto e grana 69 e tre quarti. 498_ 69 e 3/4

Possedeva la Principal Camera suddetta il castagneto detto Montecanneto feudale, quale al presente si possiede da d. Tommaso Domenico, ed Antonio d'Andrea coll'annua pretenzione in emphitheosim di carlini sei e da detta Principal Camera, come sopra ho detto e perche dal Mag. Proc. dell'ill. d. Giuseppe (c70v) di Guzman conte Dognatte di suo fratello e sorelle, si diede supplica in tempo dell'accesso all'ill. Marchese Sig. Presidente Ruoti, asserendo come negl'altri corpi, che possedeva l'Ill. Duchessa di Medina Sidonia nella città di Tiano e suoi Casali, vi era un Monte, seu Montagna detto Montecannito, del quale minus juxta c. r. pretendevano stare in possesso li suddetti D'Andrea, sotto figurato pretesto di un Decreto lato nel mese di giugno del passato anno 1734 dal Luogotenente della città di Tiano, in tempo la medesima si possedeva dal Regio Fisco per la contumacia dell'ill. conte Daun, appoggiatosi ad una pretesa concessione in emphitheosim fattali dal quondam D. Giovanni della Mora, come proc. Generale della suddetta fu ill. duchessa nel 1695, e perche del detto Decreto non poteasi aver ragione veruna, come evidente nullo, si perche nel 1695 detta Città e Casali non si possideano da detta duchessa di Medina Sidonia, si anche perche detto decreto fu emanato senza esser inteso il Regio fisco, di cui era l'interesse in quel tempo, facendo però istanza non doversene aver ragione veruna e per all'ora ordinarsi il sequestro di detto Montecannito, con ordinarsi il sequestro di (c71 r) Montecannito (sic ripetuto), ed ordinarsi ancora l'apprezzo del medesimo, questo ed altro come da  detta supplica si legge ut fol. 275. In dorso della quale con Decreto della data de 13 gennaio del corrente anno, mi fu rimesso ed ordinato che citra prejudicium della ragione del Regio fisco, e parte avessi proceduto all'Apprezzo di detto Monte, seu Montagna, detto Montecannito, d. fol. at, et fol. 277. In sequela de quali preggiatissimi ordini, mi portai a riconoscere detto Monte, il quale è di capacità moggia quattrocento sessanta, secondo la misura fattone a 25 gennaio 1714 dal rev. d. Giuseppe de Martino Menna publico agrimensore, come dalli libri della Platea, e quello caminato, lo ritrovai che confinava con li beni del rev. canonico D. Antonio Fajella, dove si dice alli Capigni, con li beni della chiesa di S. Maria della Nova di Tiano, poco dopo di Gennaro Casale, di Gennaro de Pari ed appresso con li beni dell'eredi di Gennaro di Andrea, dove si dice Bosco delli Gallucci, ove sta un termine che divide li beni di suddetti d'Andrea dalli altri di Giuseppe Cerullo, sieguono li beni del medesimo, e quelli dell'eredi di Giuseppe di Luiggi, ed appresso di Domenico d'Andrea, dove si dice allo Castagnone, più (c71v) avanti si ritrova il rio pluviale, che confina con  li beni delli Biasi di Fontanella, più avanti si saglie e si va attorno, dove si trova un fosso che confina con li beni dei signori Pacifico di Aversa, che prima erano dei Rossolilli di Sessa, ed elasso detti beni si trova altro termine che divide li suddetti, da quelli di Carlo della Ventura, ed appresso di Geronimo de Pari delli Transi, beni della chiesa del Corpo di Cristo di Casamostra e dopo quelli della chiesa di S. Nicola di Tiano, che prima erano della cappella di Casamostra e si giunge donde si è principiato. Quale detto Monte è tutto castagneto folto, in maniera tale che non si può pratticare. E riconosciuti gl'atti, ritrovo che al fol. 205 dall'eredi di Bartolomeo d'Andrea, sempre si sono pagati annui ducati 25 per il castagnito di Montecannito, ne sapea per qual causa si fosse articolato per la somma di carlini sei, al fol. poi 213, viene deposto che detta Principal Camera esiggeva, ed ora esigge dall'eredi di Bartolomeo d'Andrea il censo di carlini sei l'anno sopra il castagneto di Montecannito (c72r) ed al fol. 220 altro non sapere, se non che nel tempo si procedè al sequestro de Corpi feudali e burgensatici fu eletto esso Deposante per Erario pro curia e dal Commissario del Percettore li fu dato in nota dover esiggere dall'eredi di Bartolomeo d'Andrea ducati venti residuo per causa del censo del castagneto sopra Montecannito. Ed Essendosi da me considerato l'industria, che vi si può fare e che sterpando la gran quantità de cardi, acciò le castagne non si vengano a perdere, con il parere anco dell'esperti possi dar rendita assai maggiore delli ducati 25 annui, l'ho valutato per ducati novecento e dieci di capitale, acciò in caso che detto Montecannito si debba incorporare a detta Principal Camera, se ne sappia il valore. 910.

                                                                                                                  (fine VI parte)

(da Il Sidicino - Anno XIV 2017 - n. 9 Settembre)


Versano di Teano - Chiesa della SS. Trinità - Interno (foto di Mimmo Feola)