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Indice Giampiero Di Marco
 
 

Spigolature di storia teanese (VI parte)

 
Credo di far cosa utile riportando tutta una serie di appunti, estratti dai Protocolli dei notai conservati all'Archivio di Stato. Appunti che non ho utilizzato per qualche articolo, ma che comunque costituiscono una fonte interessante per i cultori di storia locale.

 

Notaio Giovan Lorenzo Mandavillano, 1139, a. 1598.

f. 2. L'8 ottobre Bartolomeo de Ligorio di Napoli avus e tutore e balio degli eredi del quondam Angelo Antonio de Angelis di Teano.
f. 3. L'11 ottobre Giovan Carlo, Fabrizio, Antonio, Jacobo, Marco e Crapio Ricca di Sparanise e Giovan Tommaso di Capua marchese di Francolise. I fratelli tengono un terreno in più pezzi a lo vallo de lo mustato, a S. Maria Madalena e a S. Cornelio, juxta bona Fabritii Roncone, juxta bona dicti marchionis, juxta bona Cesaris Martini de Carles, juxta viam publicam detta la via Cupa franca tranne un peso per 12 moggia al vescovo di Calvi e poichè sono in dubbio se sono solo 12 moggia e più, poiché vogliono vendere 110 moggia a diverse persone, ora li vendono al marchese per il prezzo finale di 20 ducati per moggio, in tutto 2200 ducati di cui 500 li hanno avuti e 1700 il marchese promette di pagarli in unica soluzione il Natale prossimo.
f.7. il 12 novembre Porzia Magno e Andrea de Zanca e Ettore de lo vecchio, riceve da Ettore 50 ducati dovuti per l'eredità di Girolamo del vecchio suo figlio erede di Silvstro del Vecchio, instr. rogato per me, nel 1597.
f. 10. Il 13 ottobre 1598 Girolamo Barattuccio tutore testamentario di Giovan Giacomo Barattuccio erede in feudalibus di Giulio Barattuccio utile dominus del feudo degli infanti.
f. 52, il primo novembre 1598 Biasio Lucarella di Francolise e Vittoria Lucarella erede del quondam Paolo Lucarella ex una e Alessandro de Renzis di Teano. Biasio tiene una terra di moggia 25 a la defesa seu le cesarelle redditizia per 4 carlini e mezzo annui più o meno o 5 al marchese di Francolise seu feudo de lo budetto.
f. 65. Il 6 novembre 1598 Clarice Scalaleone vedova di Girolamo Florimonte di Sessa nomina procuratore Ottavio Mignone di Napoli anche a nome di Giovan Paolo e Giovan Vincenzo suoi figli.
f. 88. Il 14 settembre testamento di Aloisio Pou nella casa in parrocchia di S. Nicola del campanaro que erat S. Salvatoris unita in Cathedrali. Eredi sono Giovanni e Francesco suoi figli. Una masseria di S. Croce e S. Reparata che furono quella di S. Croce dei suoi avi, e S. Reparata di Alvaro Nugnes e Giovan Battista e Cesare de Angelis, prescrive però che per dieci anni non si possano vendere e se si vendessero debbono dare 100 ducati alla cappella della madonna delle grazie di S. Caterina a Maiella di Teano e 100 alla chiesa di S. Francesco.
f. 131v. il 9 dicembre Angelillo de Lonardo e Mario Marigliano sindaci di Carinola danno 160 ducati e casa franca al medico Francesco de Bonis di Teano.

Notaio Federico Larco, 1903, a. 1598.

f. 162. Il 4 ottobre 1598 Giovan Francesco Sanfelice, Giovan Vincenzo de Monte e Malatesta Capoccio sindaci, nominano procuratore Giovan Camillo de Ligorio.
f. 89v. il 17 agosto 1598 Cesare Martini des Carles, Hettore Martone governatori dell'Annunziata per l'inventario dei beni presenti nella sacrestia della chiesa.
f. 109v. Altro inventario.

Notaio Federico Larco, 1904, a. 1599.

f. 106. Il 14 marzo 1599 Giovan Luigi de Giglio camerario del principe di Stigliano fitta a Pietro Medoro e suo figlio Giovan Luigi il castello e il diritto delle carceri per 65 ducati.
f. 129v. il 14 aprile Cesare Martini des Carles deve la somma di 600 ducati alla sorella Porfidia, di questi per 300 le intesta un censo di 21 ducati l'anno.
f. 151. L'11 maggio Alonso de Jove governatore di Teano.
f. 210v. il 27 settembre Ottaviano Galluccio fitta a Augusto Restaino ludus turdorum vulgariter detti li vallichi in territorio di Teano loco a casa quinta juxta rivum per anni 4 a 8 ducati l'anno. Il diritto di uccellagione per i tordi.

Notaio Federico Larco, 1905, a. 1600.

f. 99. Il 26 febbraio Girolamo Rosco marito di Violante Marcone dichiara di aver ricevuto 20 ducati per la dote de legato di Nicola Antonio Maccario.
f. 189. Il 22 agosto 1600 Antonio Mone di Furnolo conservatore del principe nel feudo di Casafredda e Giovanni M. Russo che fitta il molendino del principe a boccalatrone per uno anno per tomoli 55 di grano.
f. 198. Il 26 agosto Camillo de Monte emancipato e Giovan Vincenzo Guastaferro per il subaffitto del quartuccio della carne per un anno per 750 ducati.
f. 213. L'11 settembre 1600 Agostino Valasco anche per parte della sorella Beatrice, stende i capitoli del matrimonio di questa con Girolamo Velozza.
f. 269. Il 14 novembre 1600 Antonella Palumbo de terra Furnoli incola Theani vidua del quondam Donato di Francesco pecoraro, si accorda con don Gaspare Musocchi despota di Piro incola Theani e gli dà la figlia Margherita per 5 anni a servizio per 35 ducati, a 7 ducati l'anno.
f. 288. Riunione della congregazione degli ortolani in S. Maria la nova.

Notaio Nicola Maria Sanfelice, 1051, a. 1600.

f. 34. L'8 gennaio Giovanni Pou di Teano e Francesco Pou di Napoli, dopo la morte di Aloisio loro padre chiesero il ristoro dei seguenti beni, ducati 80 che ora ha Tiberio de Gennaro di Teano per un capitale di 1000, ducati 70 che ha l'erede di Tiberio Coppola per un capitale di 1000, una masseria di moggia 100 a S. Croce, un casa palaziata in parrochia di S. Clemente.
f. 46. Il 14 gennaio Francesco Martino des Carles e Giovan Francesco Rainola e Cesare de Lillo economi dell'Annunziata.
f. 49. Il 21 gennaio Agostino Valasco riceve da c-ristoforo de Puglia ducati 5.
f. 133. Il 26 aprile Giovanni e Francesco Pou tengono pro indiviso la masseria di 100 moggia a S. Croce juxta bona beneficii S.te Crucis, juxta bona feudalia ipsius Giovanni e un'altra masseria in S. Reparata in Teano.
f. 139. Il 13 maggio 1600 capitoli matrimoniali di Camillo de Monte figlio di Scipione e Porzia Guastaferro figlia di Giovan Vincenzo.
f. 236 il primo di settembre Giovan Luigi de Giglio camerario del principe di Stigliano fitta a Giovan Battista di Leone la bagliva e la sua mastrodattia per 1500 ducati. Questa cifra è veramente enorme, dato il relativo territorio di Teano non molto grande, e dato che la sua giurisdizione si estende quasi esclusivamente sul danno dato in campagna e sui problemi riguardanti la fida e sfida degli animali ovini e caprini e vaccini che si portano al pascolo su terreni demaniali. Tanto per fare un raffronto, il fitto della bagliva di Sessa che è di proprietà della città, e ha giurisdizione su un territorio demaniale enorme, tutto il pantano della pianura del Garigliano, migliaia di ettari, è negli stessi anni di circa 400 ducati e il suo attuariato è di un centinaio o poco più. Questo è anche una diretta conseguenza della condizone di città infeudata ad un padrone vicino, come il principe di Stigliano, mentre il duca di Sessa risiede in Spagna e la città è amministrata da suoi ufficiali.
f. 252. Il 9 settembre Giovan Battista Martino des Carles e il notaio Giovan Lorenzo Mandavillano sindaci fittano la gabellla del vino a Detio Martuccio per 400 ducati.

Notaio Alfonso Ragiuni, 1365, a. 1600.

f. 19. Il 12 gennaio 1600 Giovan Lorenzo Mandavillano governatore dell'Annunziata per una rendita di ducati 24 di Giovan Giacomo Mattei.
f. 24 il 28 gennaio Paolo Pulsitto e Placido Pulsitto, fratelli, il primo cede al secondo i beni mobili e stabili ac sese moventia che possiede in Comino.
f. 31v. il 23 gennaio Annibale Galluccio per parte di Caterina sua figlia che sposa Vincenzo de Urbano promette 80 ducati di cui 30 in beni mobili e 50 nel giorno del matrimonio.
f. 79v. il 26 febbraio Giovan Lorenzo Mandara di Rocchetta e Fabrizio Roncone di Sparanise che agisce anche per Marcantonio, Filippo, Gaspare e Ferdinando Roncone fratelli. Roncone vendette una terra campestre e parte arbustata con querce di moggia 30 in pertinenze di Sparanise, loco alla pezza juxta bona Scipione Roncone, juxta bona Carlo Ricca per un certo prezzo che però non fu corrisposto e ora cassano e annullano la vendita.
f. 221. Il 21 agosto Clemente Mollo ex una e Lelio di Tommaso di Capua e Giovanna sorella di Lelio vedova di Giulio Mollo figlio di Clemente per quietanza della dote.
f. 238. Il 23 settembre Nicandro Marcuto di Venafro anche per suo padre Antonio notaio, e di Giuditta Mollo sua moglie ex una e Vincenzo de lo Vecchio. Nicandro fitta a Vincenzo apotecam atanatoria in burgo Teani juxta bona Nicola Maria de Monte, juxta macellum, per anni 3 a 11 ducati l'anno.

(fine)

Giampiero Di Marco
(da Il Sidicino - Anno XVII 2020 - n. 8 Ottobre)