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A proposito dell'Amore

 

"ll vero amore è come l'apparizione degli spiriti: tutti ne parlano, ma pochi l'hanno visto".
Nelle sue Maximes, il grande moralista La Rochefoucauld, sottolinea quanto sia difficile trovare il vero amore. Infatti l'amore, quello con la "A" maiuscola, tanto per intenderci, è qualcosa che ancora sfugge alla comprensione di noi poveri mortali. Oggi poi, in una situazione sociale e culturale come la nostra, sempre più massificata e impersonale, diventa davvero ogni giorno più importante riconsiderare il valore delle strette relazioni personali, in particolare di quello che con vergogna culturale viene chiamato "amore". Ma cos'è veramente l'amore?
Non è necessario consultare dotti trattati per sapere che l'amore è un moto, un atteggiamento dello spirito verso gli altri esseri. Parlo dell'amore inteso come comprensione, intuizione, simpatia verso gli esseri e le cose, come mezzo di conoscenza per comprendere gli altri, la natura, la realtà e, di riflesso, anche se stessi. Fin qui tutto bene...sembrerebbe! Ma come stanno invece le cose per quello che, col permesso di Erich Fromm, definisco l'amore-passione? L'amore cioè tra uomo e donna? Coppie in crisi, matrimoni che vanno a rotoli, singles sempre più in aumento...insomma un disastro! Eppure si parla di questo amore come di una cosa davvero importante nella vita. Si scrivono libri sul come amare e sul come farsi amare, canzoni dolcissime sull'amore, tutto, in un modo o in un altro, parla dell'amore e del suo significato esistenziale. Allora, come mai il panorama delle relazioni definite "d'amore" è così deludente'? La risposta può essere solo questa: alla base di tanti "disastri affettivi" c'è praticamente la mancanza di un sentimento autentico, di un autentico sentire amore per l'altro. E questo, a ben guardare, accade perchè spesso in materia d'amore si prendono lucciole per lanterne; come quando si scambia l'innamoramento iniziale, l'infatuazione alla "9 settimane e 1/2", con l'amore, e non ci si rende conto che l'innamoramento può finire e che non ha nulla a che vedere con l'amore, con la capacità di amare. Ed è proprio in quest'ultima che sta e si deve ricercare la vera essenza dell'amore. L'innamoramento è certamente la molla, il motore che spinge irresistibilmente due persone l'una verso l'altra - e forse nella vita non c'è esaltazione più forte - ma da solo non può bastare a costruire un rapporto d'amore autentico e duraturo. In una relazione di coppia ci sono "montagne da scalare" (vedi carattere, educazione, stili di vita, ecc.) che solo l'amore può affrontare! La verità insomma, come l'ha ben evidenziata lo psicanalista E. Fromm, sta nel comprendere che “l'amore non è un sentimento al quale ci si possa abbandonare senza aver raggiunto un alto livello di maturità, che ogni tentativo d'amare è destinato a fallire se non si cerca di sviluppare più attivamente la propria personalità; che la soddisfazione, nell'amore individuale, non può essere raggiunta senza la capacità di amare il prossimo con umiltà, fede e coraggio. Senza queste virtù è impossibile amare veramente”. Invece in giro pullulano storie “d'amore" vissute all'insegna della superficialità, della competizione, del possesso (così che anche l'incontro sessuale perde la sua magia!), in cui si sprecano fiumi di belle parole ma poi, con l'andar del tempo, finiti l'interesse e la passione tutto finisce, a volte con conseguenze non sempre piacevoli.
Amare - al di là di ogni retorica - significa realmente dare, donare: è forse il dono più totale e disinteressato di se stessi ad un'altra persona. Quando vi è l'amore non esiste la legge del "dare per avere". Vi è una dedizione reciproca che non prevede contropartita. «Sembra un paradosso - scrive ancora Fromm - ma nell'amore due persone diventano una e tuttavia restano due».
Nomi come Filemone e Bauci, Dafni e Cloe, Tristano e Isotta, Abelardo ed Eloisa, Romeo e Giulietta sono i grandi esempi tradizionali di queste verità! Toccati dallo stesso strale, strappati totalmente dalle condizioni materiali ed ordinarie della vita quotidiana, è concesso a questi personaggi di vivere momenti meravigliosi dove l'istante si eternizza. Certo, si tratta di un'esperienza unica, che pochissimi potranno fare, ma non c'è ragione di negarla col pretesto che è rarissima e che la si incontra una volta ogni cento anni. Anzi, al contrario, chissà quante vere storie d'amore ci sono nel mondo, senza che il mondo e la storia lo sappiano!
Cosa dire ancora? Che amare sia un'arte difficile da imparare (direbbe Fromm) questo è fuor di dubbio. Ma è anche vero che comunque non è impossibile. Bisogna persuadersi che l'amore, contrariamente a ciò che spesso viene proposto o etichettato come tale, può essere esclusivamente frutto di una "personalità matura", di una personalità che ha acquisito piena consapevolezza dei propri poteri (e l'amore è un potere) e proprio per questo è capace di amare, di donare se stessa con generosità, senza paura di perdere la propria integrità, perchè è in quest'atto d'amore che dimostra la propria ricchezza e ciò la rende viva e colma di gioia.
Una personalità, insomma, che può dire: "ho bisogno di te perchè ti amo" e non "ti amo perchè ho bisogno di te".
Se si entra in quest'ottica e ci si svincola da tanti pregiudizi e luoghi comuni, vivendo autenticamente i propri sentimenti, si è di certo sulla buona strada per... "vedere gli spiriti"!

Enzo Fiore
(da Il Sidicino - Anno VII 2010 - n. 1 Gennaio)