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Cose così,... di fantasia! - 12

 

L'umore di Damiano, quella sera, non era dei migliori.
E ne aveva ben donde: tomando in chiesa era inciampato tre volte su rigonfi sacchetti di plastica verdastra, aveva rischiato di cadere a viso per terra grazie a un pannolino nel quale qualche neonato aveva lasciato ampia ed olezzante testimonianza della sua voglia di vivere, aveva infilato un piede in una busta ripiena di testoline di alici che qualche gatto randagio aveva pensato bene di trascinare per strada.
- Ma è possibile che in questo paese non si riesca a stare dieci giorni di fila senza immondizia sparsa dappertutto? - Si domandò infilando la chiave nella toppa.
- Eh. Eh! CE4! rispose pronto Cosimo, con il ghigno delle occasioni migliori.
- No, no...c'è immondizia, non c'è quattro - fu la spiritosa risposta - ce stà mmunnezza dappertutto. Fortuna che fa freddo, altrimenti un colera non ce lo Ievava nessuno.
- Ma che esagerazione! Hai sentito che è tutto sotto controllo! L'hanno detto Catenacci, Bassolino, il Sindaco Picierno e persino l 'Assessore Pino.
- Ma quello lo dice sempre, lui si che sa come si amministra e siccome è bravo a lui si che gli toccano gli emolumenti assessoriali che qualche anno fa diceva dovessero essere rifiutati da parte degli assessori della precedente amministrazione. È un uomo coerente, un grande politico!
- Ma l'immondizia sta sempre là, un mese si e uno no! Anche questa è coerenza!
- Damià, tu sei nato polemico, per questo non farai mai strada. Che te ne frega se c'è qualche quintale di immondizia ad ogni angolo; prima o poi la toglieranno.
- Sarà pur vero, ma, vedi, a me con l'immondizia non e mai piaciuto convivere, e allora mi richiudo in questa chiesetta e, come dici tu, di strada non ne voglio fare.
- Bravo, cosi mi piaci. E poi ci sono tante altre cose da fare per rendersi utile che non recriminare continuamente. Per esempio, mi é venuta una bellissima idea per fare qualcosa per questo paese: iscriviamoci alla "pro-loco "!
- Evviva - sussultò Damiano gettando all'aria il vecchio pastrano ed accennando una piroetta per esternare tutto il suo piacere per la proposta. - Ci stavo pensando anch'io, ma poi mi e venuto un dubbio: ci iscriviamo alla pro-loco A o alla B, o al coordinamento delle pro-loco, o al coordinamento dei gruppi? Non è facile sai!
- Perché Damià, la pro-loco non è unica?
- ln tutto il mondo si. A Teano ce ne sono almeno due, o forse tre; ma, vedi, si spiega. Teano arriva sempre in ritardo e quando una cosa è mancata per secoli, quando poi si può realizzare, se ne realizzano tre, quattro e più. Per compenso.
- Scusami tanto, io sotto solo un povero santo, per di più straniero come te: ma questo lievitare delle iniziative non porta ad una loro automatica limitazione, a perdita di energia per il fine da raggiungere?
- Ecco, qui casca I'asino!
- Ma allora c'è un asino? lo l'avevo sempre sospettato.
- No, Cosimo. No! È un modo di dire. Non c'e nessun asino, forse solo qualche mulo testardo che, direttamente o indirettamente, vuole mettere le mani su tutto. Dicevo che il debole sta proprio nel senso che non si può essere certi delle reali intenzioni di chi, invece di collaborare con quel che già esiste, si pone, si propone, o è spinto a proporsi, per fare una copia del già esistente con la pretesa di farla meglio. Va bene se parliamo di salumerie, o di macellerie, che a Teano pure abbondano, ma non se parliamo di interessi pubblici. È chiaro?
- Come il giorno! Però, come diceva quello della pubblicità telefonica: two meglio che one!
- Allora sei irrimediabilmente scemo. Dai, ora smettiamola con queste faccende da umani, pensiamo piuttosto al Natale. lo avrei pensato di allestire un grande albero proprio qui al centro della chiesa: un albero che parli al cuore della gente e dica loro tante cose belle.
- Bravissimo Damià! Un albero "impegnato" che “porti avanti un certo discorso". Al posto delle palline colorate potremmo metterci tante buste dell'immondizia, rosa, verdine, celesti. Sai che bel...
Non riuscì a terminare la frase, il buon Cosimo, impegnato a schivare un verdino sacchetto "dell'umido" che Damiano gli aveva scagliato contro con tutta la forza di un vecchio di milleseicento anni.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno II 2005 - n. 8 Dicembre)