L'ASSOCIAZIONE
 
il Sidicino
 
Indice per autore
 
Indice Claudio Gliottone
 
 

Cose così,... di fantasia! - 16

 

Il sapore acre e un po' piccante di tutte quelle erbette non gli era mai piaciuto molto; per questo si attardava con certosina pazienza a toglierle tutte con la punta di un coltello. A tagliarne la scorza, per lui che di formaggi si intendeva, non era certo il ...”caso”: la “marzellina” avrebbe perso tutto il suo particolare sapore, ma quelle erbette che gli si infilavano tra i denti proprio non le sopportava.
Da buon santo oramai naturalizzato teanese, amava finire il pranzo con quel formaggio locale sempre più difficile da reperire: lo stomaco, nonostante le centinaia di anni, era rimasto buono e certo non era mai stato il formaggio a rovinargli la digestione.
Era solo, quel sabato, il buon Damiano. Cosimo era uscito di presto mattino per raccogliere qualche richiesta di grazia, che non mancava mai, e per fare la spesa. Toccava a lui perché era il meno “intellettuale” tra i due e poi... come sapeva tirare sui conti lui!!!
La cilindrica formetta, monda di tutto il rosmarino ed il timo, aveva riacquistato il suo candore e già Diamiano si accingeva a darle degno assaggio quando:
- Damia' .... Damìa' .... Damiannooooo!
- Dio santo, ma perché questo strilla sempre? Sarà mai possibile che una volta, una volta sola, mi si rivolga con pacata dolcezza?
Si spalancò il grosso portone e con la grazia di uno “tsunami” orientale Cosimo invase la chiesa, gettando sulla prima panca a portata di mano le buste della spesa e continuando ad agitare nell'aria un giornale locale. Tre arance e quattro nespole rotolarono sotto l'inginocchiatoio, e fortuna che non aveva comprato uova!
- L'hanno fatto, Damià, l'hanno fatto. U' tenimme!
- Chi Cosimì, chi hanno fatto, chi tenimme?
- Il Vescovo, il nuovo Vescovo! L'hanno fatto; come sono contento!
- Ooooh! Che bella notizia, sono proprio contento anche io. Ce n'era proprio bisogno: le nostre povere pecorelle non potevano restarne ancora prive.
- E chi hanno fatto, Cosimì?
- Aiello, Damià, si chiama Aiello!!
Il pezzo di marzellina, già infilzato nella forchetta ed ormai in viaggio verso le fauci di Damiano, si fermò improvvisamente a mezz'aria e, dopo qualche attimo, riprese un mesto ritorno verso il piatto di provenienza, mentre calava tutt'intomo un silenzio così greve che lo si sarebbe potuto affettare al posto del formaggio.
- Ma comme, mo' l'hanno fatto pure Vescovo?
Balbettò Damiano, dopo aver ingoiato a vuoto.
- E perché ti meravigli? Non lo dovevano fare Vescovo? È un sant'uomo, amabile, sempre preoccupato del benessere dei cittadini: sapessi quante cose sa fare, è un amante dell'arte, ha studiato pianoforte e suona la chitarra. Ed è molto ben voluto da tutti i suoi collaboratori!
- Certamente, non lo metto in dubbio! ...... ma farlo addirittura Vescovo, mi pare un po' esagerato. È vero, ha fatto tanto bene per questo paese...
- Ma quale paese, Damià?
- Il nostro, Cosimì. Certamente, è nel sociale da tanti anni, ha raccolto tanti giovani attorno a sé, ha dato tanti posti di lavoro, ha fatto tante promesse, sta trasformando I'assetto urbanistico di questa città, ma via... farlo Vescovo?
- Damià, ma che stai ricenn?
- Sì, sì. E poi è intelligente, sa guardare al futuro. Perciò allora ha abbandonato i suoi vecchi compagni di partito...! E, difatti, appena ha aderito alla Margherita, ora che ha vinto il centrosinistra, subito l'hanno fatto Vescovo! E poi se lo merita proprio: ha fatto il Vice Sindaco, poi l'Assessore all'Urbanistica ed ora, giustamente, chi meglio di lui può fare il Vescovo .... Picierno e Corbisiero possono stare tranquilli...
- Damià, ... Damià .... Damianooooo! Ma che cacchio hai capito?
- Il nuovo Vescovo si chiama Aiello, Arturo Aiello, non D'Aiello, ma è possibile che ti stai completamente rimbambendo? Si chiama Aiello, e viene da Piano di Sorrento, e non ha mai fatto politica, né colla Margherita né col Girasole. È un uomo di chiesa e basta!
- Gesù, Gesù, Gesù! E tu mò me lo dici? Mi hai fatto prendere un cacchio di spavento!
- Ma sei tu che prendi sovente fischio per fiasco. Se riflettessi sulle cose, prima di aprire quella bocca, sarebbe tutto più facile.
- Don Arturo Aiello! Questo cristiano mi piace, Cosimì. E poi uno che ama l'arte e suona la musica non può essere che un grande uomo. E un ottimo Vescovo!...altro che!!!
- Ed adesso che ho riflettuto posso anche aprire la bocca.
Fu allora che il pezzo di marzellina riprese il viaggio precedentemente sospeso ed approdò velocemente tra i denti del pluricentenario santo che, per l'occasione, non disdegnò di onorarlo con un abbondante sorso di stagionato aglianico.
L'equivoco era... ”chiarito” e la digestione... assicurata!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno III 2006 - n. 4/5 Aprile/Maggio)