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Cose così,... di fantasia! Maledetta marzellina!

 

Erano partiti all'alba; da anni non si erano più mossi dalla chiesetta di via Nicola Gigli, ma l'occasione era importante e non potevano mancare. Ai biglietti ed all'organizzazione del viaggio aveva pensato Cosimo; avrebbe voluto viaggiare con l'aereo o al massimo con la nave.
- Ci facciamo una bella crociera, vediamo tante cose nuove e belle - , ma Damiano era stato irremovibile. La paura, la debolezza di stomaco ed i costi furono più forti di ogni tentazione; avrebbero rappresentato ufficialmente la parte religiosa della città, è vero, ma erano santi e le spese erano tutte a loro carico. Così alle sei del mattino presero il primo treno utile per Roma e poi su per l'Italia ed oltre, fino alla francese Nizza. Cosimo aveva provveduto anche a dei panini imbottiti con pezzi di ottima “marzellina”; ma i formaggi, si sa, mettono sete ed alla stazione di Roma, Cosimo, che appena salito sul treno ne aveva già trangugiati tre, approfittando di una prevista lunga sosta per attendere la coincidenza, si tuffò su una bottiglia di acqua minerale vuotandola in pochi secondi.
- Ma vedi se non sei sempre tu! Noi stavamo tanto bello a casa nostra! Ma dove dobbiamo andare e soprattutto cosa dobbiamo andare a fare?
- Damià, ma tu sei sempre il solito retrogrado asociale. Ce l'ha detto il Vescovo: andate a rappresentare il clero di Teano alla manifestazione di Nizza per l'anniversario garibaldino! Gli potevo mai dire di no? E poi è l'occasione per farci un bel viaggetto!
- Si, ma noi che c'entriamo?
- Come che c'entriamo? Noi abbiamo visto Garibaldi in persona; te lo ricordi mentre sulle scale del muraglione, dopo l'incontro con il Re, si stava mangiando la stessa marzellina che mi ha fatto venire una sete dannata? Te lo ricordi com'era bello nel suo poncho rosso?
- Cosimì, io non mi ricordo più niente; ma stavamo a Teano o stavamo a Vairano?
- A Teano, Damià, stavamo a Teano. Quanta gente c'era per la strada, e quanti soldati in divise rosse e azzurre! Che spettacolo!
- Ma se stavamo a Teano perché Valerio Zanone al Senato ha detto che Garibaldi arrivò a Taverna Catena?
- Ma perché Zanone da grande liberale che era crede ora che il liberalismo sia di sinistra, che stia a braccetto con i DS e non li può dispiacere; e se a questi fa comodo che l'incontro sia avvenuto a Vairano non li può certo contraddire. E poi lui è un piemontese, certe cose le sa come sono andate!
- E allora noi a Nizza che ci andiamo a fare, la birra?
- Ma che c'entra. In rappresentanza del Comune ci sono andati il Vice-Sindaco, il Vice-Segretario….
- …e ci potevano mandare anche i Vice-Santi, visto che ormai Teano è la vice-città dell'incontro!
Noi siamo santi seri, stiamo in questa città da diciassette secoli. E poi che cavolo fanno a Nizza i nostri rappresentanti se il Senato della Repubblica, massimo organo rappresentativo della nostra Nazione, per bocca di Zanone, ha detto che l'incontro è avvenuto a Taverna Catena?
- Si, è vero, ma adesso il Sindaco, quello vero, si incazzerà di nuovo, come l'ultima volta in occasione del Giro d'Italia e vedrai che succederà!
- Ma non sarebbe dovuto già succedere, Cosimì? Che stiamo ancora aspettando?
- …succederà prima o poi, non dubitare. L'importante è che si sia incazzato! E poi è importante essere presenti; e se tutto va male i nostri rappresentanti si saranno fatto un bel viaggetto. Se lo meritano: stanno sempre a lavorare per noi. Io ci avrei mandato anche l'Assessore alla Nettezza Urbana…
- … e io ce l'avrei fatto volentieri rimanere! Per buona pace dei Francesi.
E la Signora Anita Garibaldi, alla quale il Sindaco ha dato la nostra cittadinanza onoraria, cosa ne dice? Ha difeso la sua città onoraria, o abbiamo perso tempo e faccia, come già avevo previsto quando avvenne il fatto?
- Certo la Signora si sarà molto dispiaciuta. E starà pensando di restituire la cittadinanza onoraria…
- …di Teano per accettare quella di Vairano! Solo così si garantirebbe inviti di rappresentanza ad ogni piè sospinto.
- Damià, hai sempre ragione tu. Che ci andiamo a fare a Nizza, gli invitati di serie B? Mi sarebbe tanto piaciuto vedere un po' di Francia ma, t'aggia ricere à verità?, me ne è passata la voglia.
Dal binario accanto era pronto a partire un treno alla volta di Napoli; non avrebbe fatto sosta nella declassata stazione di Teano, ma solo in quella di Vairano, ma i nostri santi erano superiori ..in spirito! Ed all'unisono, senza scambiarsi neanche un cenno, vi saltarono sopra.
Quando cominciò a muoversi il viso di Cosimo si rasserenò d'incanto.
Avrebbe sopportato la sete fino a Vairano. Maledetta marzellina!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno IV 2007 - n. 8 Agosto)