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Indice Claudio Gliottone
 
 

"Solo un interesse presente ci può muovere ad indagare un

fatto passato"
 

Ogni storia è sempre storia contemporanea perché “solo un interesse presente ci può muovere ad indagare un fatto passato”; lo sosteneva Benedetto Croce.
Quel che induce a studiare il passato, a compiere indagini storiografiche, non è l'esigenza meramente pratica di conservare il ricordo di quello che è ormai trascorso, ma sono i nostri bisogni spirituali attuali che ci inducono a rielaborare documenti e libri del passato trasformandoli in “storia”. Così tutti gli studiosi delle cose umane, ossia storiche, “diventano consapevoli disciplinati filosofi”, capaci di affrontare i problemi che via via la storia medesima pone.
È stato pressappoco questo il leit-motiv dell'incontro sul personaggio Erchemperto, monaco del IX secolo, autore di una Hystoriola Longobardorum di grande importanza; l'essere stato egli un nostro concittadino ha rappresentato per noi il “bisogno spirituale” che ci ha indotto a farlo rivivere attraverso gli interventi di illustri relatori che ne hanno disegnato il probabile luogo di nascita e il contesto temporale ed ambientale della sua esistenza.
Il richiamo di partecipanti è stato notevole, sia nella sessione tenutasi a Conca della Campania, sia in quella svoltasi a Teano; valido segno di un interesse culturale sempre vivo, che anima tantissime persone, e del quale troppo spesso non ci interessiamo. Con rincrescimento dobbiamo infatti notare che le considerazioni sopra riportate non animano affatto chi, pure investito di responsabilità pubbliche in una città che di storia potrebbe vivere, preferisce coltivare ed incentivare solo manifestazioni di carattere ludico, o ripetitivo, e comunque troppo spesso sfocianti nel godereccio della sagra paesana. Non che si abbia qualcosa contro siffatte organizzazioni, ma che l'interesse amministrativo sia sempre e soltanto per loro, ci sembra grandemente riduttivo della intelligenza del nostro popolo. Ci chiediamo quanti, a Teano, conoscessero il nome di Erchemperto, la sua attività e le sue origini teanesi e quanti ancora lo conoscano; ed altri si chiederanno se poi sia tanto importante conoscerlo.
A tutti, ma specie a chi ha responsabilità di governo anche intellettuale della città, rispondiamo: credete che sia più importante conoscere e far conoscere, come vanto locale,la mela annurca e il maialino nero? Pensate che Firenze sia grande per la ribollita e per la bistecca,o piuttosto per Dante Alighieri e Michelangelo Buonarroti, tanto per citarne solo due? O, badate bene, ritenete che il possedere Firenze la ribollita e la bistecca possa aver creato i presupposti per la nascita di quelle grandi menti? Quali sono i “bisogni spirituali” che inducono molti a sostenere solo la ricerca delle origini del maialino nero e della mela annurca o del pastore presepiale?
Ed in che modo si trasformano in “disciplinati filosofi”?
Possiamo affermare che sia solo l'iniziativa volontaristica a dar vita, a Teano, a momenti culturali di rilievo; snobbarli non è bello né intelligente, ma soprattutto poco produttivo, perché c'è tanta gente che ha voglia di sapere, di conoscere, di confrontarsi con il passato, per arricchire la propria cultura. E non si trascuri anche il positivo, seppur prosaico, ritorno economico di tali attenzioni, se solo le si organizzassero su vasta scala. Un grande dibattito nazionale sul Risorgimento, ad esempio, sarebbe stato un ottimo tema per Teano, che ne ha storicamente rappresentato il suggello. Ma è meglio la mela annurca! O no?
Saper contemperare gli interessi e le attenzioni della gente è prova di grande saggezza amministrativa.
Che il Signore ce ne dispensi a iosa!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno VI 2009 - n. 3 Marzo)