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Indice Claudio Gliottone
 
 

E ora cominciamo... a parlare al conducente!

 

Dopo un anno e mezzo dalla partenza potremmo anche iniziare a “parlare al guidatore”.
Come indicava una targhetta posta nei traballanti pullman di un tempo si pregava di “Non parlare al Conducente”, all'evidente scopo di non distrarlo dalla guida: ci ripromettemmo di rispettare il consiglio nei suoi riguardi quando l'Ing. Di benedetto assunse la guida amministrativa della città di Teano, e per il medesimo scopo previsto dalla targhetta dei pullman.
Di cose da fare ce ne sono ancora tantissime, ma avevamo visto bene riguardo ad almeno un paio di esse e ne esprimiamo apprezzamento.
La prima, e forse la più importante, mettendo da parte ogni forma di facile qualunquismo ad opera di chi non riesce a vedere le cose proiettate nel tempo, è stata quella del coinvolgimento popolare che il Sindaco in particolare è stato capace di promuovere. Laddove finora la città era abbandonata alla incuria totale, sulla quale si adagiava comodamente la gran parte dei cittadini, c'è ora sicuramente una coscienza civica maggiore, una partecipazione al pubblico, una proficua acquisizione del possesso comunitario dei luoghi.
Frotte di giovani partecipano ad abbellire con fiori ed altro ogni spazio libero, in un contesto generale di pulizia; ed, a proposito di pulizia, mi ha colpito quella che finalmente abbiamo potuto vedere nei cimiteri, del centro come delle frazioni.
Potrebbe sembrare a prima vista una sciocchezza, un entusiasmo di breve durata: ma non è così. Dobbiamo piuttosto vederci una finora mai esistita coscienza del benessere comune, da restaurare, da conservare e da trasmettere alle nuove generazioni. E questo si crea solo quando c'è sinergia tra chi vuole fare per piacere e chi deve fare per dovere istituzionale. Qualche manifestazione di buona volontà c'è stata forse anche per il passato, ma è subito naufragata quando non è stata approvata ed incoraggiata dalla pubblica amministrazione. La solerzia, fatti salvi i tempi tecnici, degli interventi di riparazione di buche o di pulizia delle strade, tanto per citare un banalissimo esempio, dimostra invece che oggi questa lodevole sinergia esiste e come.
Ma l'aspetto di quanto sopra è ancora più importante perché serve a predisporre una mentalità popolare di apprezzamento della propria città e di trasmissione di essa alle nuove generazioni perché si migliori sempre più e dia frutti ancora migliori. Era quello che chiamavamo “orgoglio di essere teanesi” che da anni ed anni era stato mortificato da chi amministrava pensando solo ad un carrierismo politico. Ora abbiamo la netta sensazione che quell'orgoglio riprenda a vivere. Ci fa piacere ed invitiamo il Conducente a non desistere da questa meritoria azione.
Solo con una mentalità cittadina conscia del dovere di partecipare, e di fare o di aiutare a fare, si può finalmente crescere; e questa mentalità deve coinvolgere tutti, gli amministratori per primi.
L'altra, non meno importante, è la disponibilità e la volontà di ascoltare tutti, ma senza perdere la tenacia di non curarsi di coloro che remano contro, sempre ottusamente presenti in ogni manifestazione umana.
Non entriamo nel merito di altre cose: ci vorrà ancora tempo per aggiustare situazioni incancrenite per decenni, e siamo convinti che si è partirti con il piede giusto.
Ci sarà bisogno di ridare al paese un ruolo storico del quale è stato depredato: e vorremmo che anche questo possa lentamente verificarsi. Ci dispiacerebbe pensare che la “partecipazione” dei cittadini possa limitare la sua attenzione solo alla organizzazione di eventi ludici, certo necessari, ma non ripaganti in un ambito più vasto di quello strettamente provinciale.
Non crediamo di aver disturbato molto “il conducente”. Oltretutto lo abbiamo incoraggiato a proseguire in una guida che sinora ci è parsa sicura ed attenta, ma soprattutto diretta verso una meta apprezzabile.
Lo rifaremo tra una altro anno e mezzo; se non sarà necessario farlo prima.

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XI 2014 - n. 11 Novembre)