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Il miracolo italiano...

 
Si rinnova giorno per giorno!
 

Mi sono sempre chiesto come potesse un paese senza miniere di diamanti, né di rame o di carbone, senza giacimenti d'oro o di petrolio, senza vaste distese da coltivare intensamente, senza sufficienti risorse del suolo e del sottosuolo, insomma, permettersi un tenore di vita da paese arabo.
Di accogliere ed assistere e trattenere in patria  migliaia e migliaia di profughi, di partecipare ad ogni  missione internazionale di “pace” con un spiegamenti di forze costosissimi, di tollerare un sistema fiscale eluso dalla maggioranza dei suoi abitanti, di consentire la presenza di associazioni delinquenziali con fatturati equiparabili ai bilanci delle più grandi città, di permettersi un welfare, soprannominato in tutta il mondo “all'italiana”, che assiste tutti e concede di tutto a tutti, a gente che ne ha necessità, certamente, ma anche a tantissima gente che ne approfitta truffando a man bassa, di sperperare miliardi per una classe amministrativa che potrebbe contare, per la stessa efficienza, meno della metà dei suoi addetti.
Il tutto affiancato da un sistema giudiziario lento, il più delle volte insufficiente e sovente politicizzato, attento forse più alle necessità del singolo che all'interesse sociale, ma comunque con sentenze che lasciano perplessi.
Un sistema giudiziario la cui lentezza viene pagata dallo stato medesimo (cioè da tutti) a rimborso di cittadini che hanno atteso sentenze civili per venti anni anziché i due previsti da una apposita norma di legge!
Un paese con un sistema sanitario forse il migliore del mondo, ma grazie al quale si sono arricchiti migliaia di disonesti: case farmaceutiche, medici, infermieri, amministratori, ministri! Fiumi di denaro pubblico rubato dai truffaldini, ma  anche sprecato da cittadini che in grazia della gratuità pretendono esami clinici fin dall'età di un anno pur se in perfetta salute clinica! E la Ministra Lorenzin vuol correre ai ripari con una legge sulla “appropriatezza prescrittiva” pretendendo di codificare una professione rivolta a milioni di persone ognuna diversa dall'altra: come se milioni di medici avessero bisogno di apprendere dalla ministra la appropriatezza dei farmaci da usare, delegando a loro la scelta di quali esonerare dal pagamento e quali no.
Abbia invece il coraggio “politico” di dire quali cose sono a carico dell'erario e quali assolutamente no; ma motivi “politici “ non potrebbero mai consentirlo, pena una punizione elettorale. Allora sia il medico a stabilirlo, attirandosi le ire dell'utenza.
Perché non decretare anche una “appropriatezza avvitativa” alla quale dovrebbero attenersi tutti i metalmeccanici nel montare le auto, o una “appropriatezza costruttiva” che detti al carpentiere norme sui mattoni o sulla malta da usare? Il tutto per risparmiare in un settore, la Sanità, che conta in più di una Regione centinaia di incarichi professionali oltre il necessario, tra primari ed amministrativi; in qualche Regione addirittura 523 più del necessario, con aggravi di spese di oltre due milioni di euro al mese!
Mentre un professore di filosofia viene licenziato per aver fatto la pipì, di notte, dietro un cespuglio, ed a Sanremo si timbra il cartellino in mutande!
Una volta si parlò di “miracolo italiano”, ma è solo la sua giornaliera reiterazione che ha del miracoloso!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 2 Febbraio)