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Indice Claudio Gliottone
 
 

Verrà mai un mal di denti al ministro Lorenzin? - Quando i

rimedi sono peggiori del male
 
In che strana nazione viviamo
 

Amministrati da un Parlamento eletto con una legge annullata dalla Corte Costituzionale, e formato non da una maggioranza chiara ma da tre grandi minoranze (PD, FL e 5 stelle) in scontro tale fra loro da non essere state neppure in grado di eleggere il Presidente della Repubblica, tanto da confermare, prima di Mattarella, l'uscente Napolitano; governati da un Governo il cui Presidente non è stato suffragato da uno, dico un voto di un qualsiasi elettore.
Eppure in questa situazione paradossale sembrano arrivare a termine riforme attese per anni e poi arenatesi nel bla bla dell'indolenza politica: ricordate la Commissione per le Riforme Istituzionali presieduta dal liberale Bozzi e poi quella presieduta dal comunista D'Alema? Tempi preistorici!
Ricordate l'intoccabilità della “scala mobile” e dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori? E la zavorra inefficiente di una mastodontica e onnipresente organizzazione sindacale? Roba da brividi!
Ricordate l'immobilismo ieratico di Aldo Moro e di Papa Montini? La trascendenza fatta politica!
Archiviato in bella maniera il recente referendum da un popolo non più disposto a farsi prendere per i fondelli, ricordate quelli arrivati positivamente a termine, e poi tranquillamente aggirati da un potere politico curante solo i propri interessi, riguardanti il finanziamento ai partiti e la responsabilità civile dei magistrati? Voces clamantes in deserto!Il confronto tra le considerazioni succitate farebbe dedurre che meno regole esistono, o meno regole vengono rispettate, e più si è produttivi!
E con questo abbiam fatto la scoperta dell'acqua calda! Ma per decenni la costante e illiberale puntigliosità di creare continuamente “lacci e lacciuoli” in tutti i settori sociali, dall'economia, che dovrebbe esserne la più scevra (lo diceva Adamo Smith), alla relazionalità stato – cittadino ed a quella interpersonale, ha creato danni inestimabili. Di fatto e di mentalità.
Sapendo di avere a che fare con un popolo fondamentalmente truffaldino si sono affidate ad atti autocertificativi le esenzioni dai ticket sanitari, col bel risultato che tanti, appartenenti a categorie difficilmente controllabili, hanno dichiarato redditi inferiori agli 8000 euro all'anno! Pur avendo la barca a mare e l'auto sportiva! Eccesso di buona fede o di fessaggine dei nostri amministratori?
E dopo aver fatto infiniti danni si propongono rimedi così infarciti di adempimenti e di cavilli burocratici, i più semplicemente ridicoli, da generare guasti ancor più gravi nella direzione opposta.
E' a questo proposito che vorrei avere di fronte a me, nell'ambito dello svolgimento della mia attività professionale, seduto dall'altro lato della scrivania, il Ministro della Salute Pubblica, la Lorenzin; vorrei che stesse lì, con un devastante mal di denti, di quelli che ti tolgono ogni facoltà di ragionamento e non ti fanno desiderare altro che il momento di una salvifica estrazione, ad aspettare che io le compili la ricetta di invio al dentista; che stesse lì ad aspettare che io mi barcameni tra la possibilità o meno di compilare questa ricetta, in base alla sua età, alla sua personale “criticità” che può essere sanitaria o sociale, ed ognuna di esse deve essere valutata se “ascendente” o “discendente”; e il tutto prescindendo dall'oggettivo reale dato, strettamente medico, che impone l'estrazione di un dente malato!  Il tutto perché lo Stato risparmi ben 23 euro, che nei fatti valgono 23mila perché le vere spese sanitarie stanno nell'enorme macchina burocratica che le governa e negli eccessi precedentemente consentiti.
Italiani, brava gente. Così ci definivano i russi e i greci durante l'ultimo conflitto: bravi tanto da accogliere e recuperare in mare milioni di migranti, ed è giusto che sia così. Ma soffermiamoci un po' sulla riflessione che qualche giorno fa ha rilasciato al Corriere della Sera l'ex magistrato del pool “mani pulite” Piercamillo Davigo: “L'Italia è il paese d'Europa che ha meno detenuti in rapporto alla popolazione. Ed è il paese della mafia, della camorra, della 'ndrangheta, della sacra corona…Con le frontiere ormai evanescenti i paesi con una repressione penale più forte esportano crimine, quelli con una repressione penale più debole lo importano….Una volta a San Vittore trovai un borseggiatore cileno. Era stato arrestato quattro volte in un mese. Mi accolse con un sorriso: - che bel paese: l'Italia - .” (edizione del 22/4/2016)
Nell'Ue ci sono 900mila avvocati: un terzo sono italiani!
Che bel paese: l'Italia!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 4 Aprile)