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Per “evitare le buche più dure”

 
(.... Lucio Battisti)
 

Le bocce elettorali sono ormai ferme da oltre un mese e mezzo, mentre quelle, diciamo, esecutive, hanno preso a roteare freneticamente; quasi una plateale dimostrazione dell' “adesso ci siamo noi e facciamo quello che ci pare, e ne facciamo tanto!”
Il rischio che primo si corre è che questo frenetico roteare si trasmetta, per la prima legge della dinamica, agli attributi maschili dell'ingenuo popolo teanese; l'ingenuità non è una cosa negativa, né un peccato, né una cosa di cui ci si debba vergognare. È semplicemente la qualità sovrana che spiega tutto quello che è elettoralmente successo il 10 giugno: è un po' come coprire tutto con il classico “velo pietoso”; e noi, pur sapendo di non fare il bene dei nostri concittadini, copriremo col velo pietoso, in attesa degli eventi; anche di quelli dinamico roteatori!
Cinque anni fa ci ripromettemmo di non parlare al guidatore, come era scritto sui vecchi torpedoni, per evitargli pericolose distrazioni e per acquisire prima i dati necessari ad un giudizio quanto più disinteressato sul tipo della sua guida.
Lo facciamo anche questa volta, soprattutto perché ai succitati motivi dobbiamo aggiungerne un altro: in tutta sincerità non sapremmo a quale “guidatore rivolgerci”. Dobbiamo rivolgerci al Sindaco D'Andrea, al di lui Vice-Sindaco Pinelli che nomina subito un Vice-Segretario (ma perché il Sindaco era impossibilitato a farlo? Di già? E non si poteva aspettare qualche altro giorno? La nomina era così improrogabile ed impellente da accettarne anche una investitura subalterna? Spiegatecelo, per favore!), al medesimo Vice-Segretario subito nominato, alla On. Pina Picierno, la cui presenza politica trasuda da tutta la lista, al di lei padre Pasquale, grande mente direttiva, o a qualche altro dirigente del PD?
Già perché era dal 1999 che a Teano non erano presenti liste chiaramente identificabili in un partito politico, e nella forma è successo anche il mese scorso: ma la presenza dominante di un disegno politico di larga scala, in chi sappia coglierlo, è quasi spudoratamente evidente nella lista risultata vincitrice, nonostante la partecipazione al suo successo di liste chiaramente di destra, come “Fratelli d'Italia”. Ma qui il discorso ci riporta alla predetta salvifica ingenuità. Ma non dimentichiamo che la destra (e il MSI in particolare) ha sempre rappresentato la quinta colonna della DC, progenitrice, assieme alla sinistra ex PCI, dell'attuale PD. E che Teano può annoverarsi tra i pochissimi paesi dove quest'anno il PD ha vinto.
Allora non parleremo ad alcun manovratore; spereremo solo che se ne concretizzi uno ed uno solo nel corso degli anni a venire e che sia capace a guidare, come direbbe Lucio Battisti, “evitando le buche più dure”. Buon per noi ….. E per loro, naturalmente!
Un consiglio mi sento però di dare agli attuali amministratori: non lasciatevi prendere da uno spirito a tutti i costi restaurativo. La storia ci insegna che nessuna rivoluzione, anche quella con le teste rotolanti, è durata molto, semplicemente perché è sempre stata sopravvalutata nelle sue possibilità da quanti l'hanno attuata: cioè c'è sempre stato chi sperava di ottenere di più o più in fretta, ma non tutto è nelle possibilità umane. Ma ogni rivoluzione porta con sé sempre qualcosa che le sopravvivrà e che coverà contro ogni tentativo di restaurazione, mentre quest'ultima sarà prima o poi destinata alla sconfitta eterna. Se così non fosse la Storia si arresterebbe!
Questo in tutto il mondo; difficilmente a Teano, paese di grande ingenuità!

Claudio Gliottone
(da Il Sidicino - Anno XV 2018 - n. 7 Luglio)