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Via Gradavola - Il lungoprato di Teano

 
 

Un sentimento catulliano, fatto d'amore e odio, mi lega da oltre mezzo secolo alla mia Teano. In particolare, negli ultimi tempi, la mia attenzione è stata catturata da una strada che percorro diverse volte a settimana per raggiungere il posto di lavoro: si tratta di via Gradavola. Il percorso, relativamente breve, alterna dolci salite a discese, e il tratto centrale è quello che ho simpaticamente denominato il “lungoprato” di Teano, per analogia con il lungomare di Scauri, al quale sono molto affezionata. L'ingresso, partendo da Via Rio Persico, è arricchito in questa stagione da un'accogliente famiglia di papaveri. Proseguendo, si può notare sulla sinistra un grande albero di mimosa, e più avanti, alzando lo sguardo, un pergolato di vite. Di fronte, abeti vellutati, eleganti agavi e cascate di edera abbelliscono gli ingressi delle case. Ai bordi della strada, fioriscono campanule, ginestre, fiori di tarassaco, malva e borragine, con una variazione di colori che va dal bianco, al giallo, al rosa, al blu. Il prato che appare d'improvviso sulla destra, riempie gli occhi e rasserena l'anima. All'orizzonte, proseguendo nella stessa direzione, si possono ammirare colline sullo sfondo di un cielo cangiante, attraversato da nuvole bizzarre. Più avanti crescono cactus, olivi,  peschi, ciliegi, aranci, noccioli. Sulla sinistra, verso la fine del percorso, la vegetazione si fa più fitta, con cespugli boschivi e alberi frondosi, dimora di  numerose specie di uccelli. Si arriva quindi al traguardo, delimitato da un'aiuola in cui svettano tre cipressi. E qui si decide se proseguire per la strada che porta alla stazione, costeggiando il cimitero, oppure tornare indietro, gustando lo stesso percorso da un'altra prospettiva e con un diverso taglio di luce.
Via Gradavola è una strada interessante dal punto di vista paesaggistico e per la varietà di fiori, erbe e frutti che vi si possono ammirare. Tuttavia non mancano elementi di disturbo, come per esempio i sacchetti di rifiuti spesso disseminati ai lati della strada; e le automobili, che pur essendo limitate nel numero, non sempre sono limitate nella velocità. I cani randagi, per fortuna, sono diminuiti, e quelli che fanno la guardia nei giardini antistanti alle case, abbaiano solo se disturbati. Con mio grande piacere ho avuto modo di notare che sono in aumento i cittadini teanesi, uomini e donne, giovani e meno giovani, che amano fare lunghe passeggiate e camminate veloci. La speranza è che possano crescere, di pari passo, la sensibilità e l'amore per la terra che ci ospita. In fondo, le cattive abitudini si possono cambiare, le buone si possono acquisire. Camminare a piedi fa bene al corpo e alla mente, e se si decide di fare una passeggiata per via Gradavola, credetemi, non è necessario portare la cuffia per la musica: la natura offre, in ogni stagione, un concerto ineguagliabile.

Carmen Melese
(da Il Sidicino - Anno XIII 2016 - n. 5 Maggio)