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Indice Giuseppe Toscano
 
 

Scegliere il futuro per un paese

 

Un’Assemblea dei cittadini ben strutturata e organizzata ha coinvolto il folto pubblico del borgo di Falciano del Massico il pomeriggio del 26 di ottobre 2023 nell’Aula del Consiglio Comunale per un dialogo libero e consapevole su di un tema interessante per il recupero del borgo ed il suo sviluppo futuro.
Finalmente il PNRR del Recupero Borghi, non più un frutto di fantasia ed un esercizio di menti che non vedono più in là di un normale mortale, è giunto a Falciano del Massico, mi si permetta la metafora, anche fisicamente con la presenza delle persone che lo guideranno nella realizzazione mostrandone i suoi contenuti e discutendone le varie fasi della sua attuazione.
Non è stata la solita comparsata allestita dai vari personaggi di turno per addomesticare i cittadini con le loro false promesse miracolistiche, come spesso accade, per carpirne la buona fede ed anche qualcosa d’altro, distruggendo quel filo di speranza ancora residuale presente.
È stato un vero focus di discussione costruttiva su di una scelta fatta per il borgo da parte di un’Amministrazione che vuole in assoluto dare una spinta propulsiva alle forze migliori del borgo, e non mancano, per liberalo dalla nebbia dell’oblio e della dimenticanza stimolandone la resilienza che nessuno ancora gli ha tolto.
L’Assemblea, in modo serio, ha coniugato il verbo della verità e nulla è stato nascosto per non creare ulteriori delusioni nei presenti all’incontro ed in chi assente per scelta per non ascoltare altri racconti ingannevoli che ancora oggi non mancano e che producono solo illusioni e poi diffidenza e disagio.
Pur nella chiarezza delle problematiche affrontate e nelle risposte convincenti date da chi è responsabile dell’attuazione del Progetto Recupero Borghi non mancherà, come spesso accade, chi strumentalizzerà a modo suo e nel vuoto della conoscenza di un unicum intervento che inciderà profondamente sullo sviluppo presente e futuro del borgo.
Sono le tossine accumulate dalla inefficienza e dalla supponenza che, si spera, vengano eliminate al più presto per evitare ulteriori ostacoli ed incomprensione ad un borgo che vuole con forza risorgere dall’abbandono.
Per dirla in breve. Il Progetto Recupero Borghi è un Progetto locale di rigenerazione culturale e sociale che deve creare nuovi assetti di coesione e di partecipazione e non un Progetto di recupero urbanistico e né un Progetto di riassetto economico territoriale per la creazione di posti di lavoro e relativi finanziamenti a fondo perduto.
Il Progetto prevede linee di azioni ed interventi strutturali relativi alla loro realizzazione che necessitano di una risposta e partecipazione attiva dell’intero borgo che facendole proprie le accompagni nella realizzazione, altrimenti tutto si ridurrà a vuote discussioni ed a sogni che muoiono sul nascere.
Sono gli stessi abitanti del borgo, attori e realizzatori del Progetto, che devono in modo attivo far sentire la loro voce e presentare proposte nella realizzazione delle linee proposte.
Le linee generali del Progetto Recupero Borghi si specificano attraverso direttive che devono produrre interventi reali sul paese e cambiare la visione che oggi tutti hanno del paese e delle ricchezze storiche e socio ambientali che possiede.
Tutto deve essere messo in gioco per risvegliare quella resilienza che ancora resiste nelle coscienze di tutti e che nessuno può cancellare.
Si realizzeranno iniziative per la tutela e la valorizzazione della cultura e del patrimonio immateriale con la progettazione del Museo in una visione diversa da quella statica ma dinamica e comprensiva di attività che stimolano ed integrano un patrimonio già esistente a cui è legata la preminenza dell’eccellenza di avere il territorio attraversato per circa chilometri dieci dell’Antica Via Appia, Patrimonio Immateriale dell’Unesco.
La nuova funzione dell’area museale non deve solo essere area espositiva dei pochi manufatti ancora rimasti dopo le varie razzie effettuate del patrimonio esistente sul territorio, ma luogo in cui si possa vivere e respirare cultura, stimolare e realizzare iniziative di sviluppo delle ricchezze dell’enogastronomia, patrimonio della comunità locale, di cui il vino Falerno ne è il simbolo antesignano.
Si avrà una mappatura dei luoghi di produzione del Falerno e si iscriverà per memoria turistica una Via dei Vini e si istituirà un Parco letterario del Vino.
L’area museale verrà affiancata da una Biblioteca e da una Mediateca che custodiranno la memoria storica passata e presente del borgo.
La Casa della Cultura in simbiosi con le azioni che si svilupperanno nell’area museale affiancherà con modalità innovative il Centro di Aggregazione Giovanile in cui la parte più interessata ed interessante del borgo possa esprimere la propria progettualità per ridisegnare una via di rinascita del borgo.
Vi saranno, in breve tempo, azioni concrete per coinvolgere i giovani nella conoscenza delle ricchezze del territorio con le sue declinazioni culturali ed ambientali con l’avvio di Corsi per la formazione turistica e con l’istituzione di una rete di bike shaning per la conoscenza diretta del patrimonio naturalistico che il borgo possiede.
Il lago, monte Massico con la sua meravigliosa macchia mediterranea ed i resti archeologici delle ville rustiche fortificate romane, l’inimmaginabile Grotta di Sant’Angelo, i vigneti che si estendono dalla mezza collina di Monte Massico sino alla pianura sono il motore per realizzare quella resilienza che il Progetto Recupero Borghi presuppone.
Si procederà con una campagna di rilevamento di memoria sociale e storica degli oggetti, delle persone, di ciò che è chiuso negli archivi delle due chiese per recuperare la storia scritta nella memoria del borgo.
Cuore del Progetto sarà l’attivazione di percorsi di star-up di impresa e lavoro autonomo collegate alle attività di progetto ed alla vocazione del territorio.
Sarà realizzato un piano di comunicazione di supporto sia per la realizzazione del piano di azione del Progetto e sia per la diffusione ed informazione sulle offerte che il borgo ed il territorio possiede.
Un Progetto a largo respiro che deve essere realizzare non oltre il giugno del 2026 e non prevede proroghe successive.
È un treno composto da tanti vagoni che sono le azioni coerenti che devono essere realizzate. È partito e deve terminare il suo percorso senza inutili e brusche fermate.
Bisogna essere vigili perché polemiche, false notizie, ritorsioni di varie specie ed imboscate studiate ad arte non distruggono un sogno di rinascita.
Si notano con soddisfazione i primi segnali positivi che fanno ben sperare che il percorso iniziato possa portare a risultati sperati.
Sono stati concessi in uso per l’attuazione del Progetto una parte dei locali dell’ex Asilo parrocchiale ed è stata portata a termine una prima azione progettuale con il recupero ed il risanamento di un nobile ed antico libro del 1704 ritrovato nell’Archivio Parrocchiale.
Vi sono ancora da recuperare e risanare altri 64 nobili libri.
Questa prima azione prevista del Progetto Recupero Borghi è stata realizzata ed è il primo passo, insieme ad altri in essere, per il recupero a nuova vita del borgo.

Giuseppe Toscano
(da Il Sidicino - Anno XX 2023 - n. 11 Novembre)